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«Inclusione sociale»: la lezione di Laini e Antonino a Terlano

Ha riscosso successo, di partecipazione in primis, l’evento «Inclusione Sociale», un’iniziativa promossa dalla Fondazione Upad di Terlano in sinergia con il Comitato Alto Adige/Südtirol della Federciclismo, con il patrocinio della Provincia Autonoma di Bolzano e del Comune di Terlano.

Massimo Antonino e Riccardo Laini, "docenti" di inclusione
Massimo Antonino e Riccardo Laini, "docenti" di inclusione

Al tavolo dei relatori, nell’accogliente Biblioteca “Otto”, si sono alternati Massimo Antonino del Gs Excelsior e Riccardo Laini, campione italiano di paraciclismo su strada nella categoria MC3: una realtà di squadra, unica nel suo genere, e uno sportivo che ha trovato nelle due ruote nuova linfa vitale.
Due storie che hanno spiegato quanto lo sport possa essere mezzo e strumento prezioso in termini di inclusione. All’evento hanno presenziato, in rappresentanza degli enti e delle federazioni coinvolte, la referente dell’Upad Terlano Annamaria Battisti, il presidente del Comitato altoatesino della Fci Paolo Appoloni, il numero 1 del Comitato Paralimpico regionale Massimo Bernardoni e il sindaco del Comune di Terlano Hansjörg Zelger, spalleggiato dall’assessore allo sport Angelo Bortolotti.

Appoloni, Laini, Antonino, Bernardoni e Annamaria Battisti
Appoloni, Laini, Antonino, Bernardoni e Annamaria Battisti

Massimo Antonino ha raccontato l’operato del Gs Excelsior, squadra di calcio che dal 2001 milita nel campionato di terza categoria. Un team per il quale la vittoria non è rappresentata dai gol segnati e dai trofei messi in bacheca, ma dalla volontà (realizzata) di offrire a tutti la possibilità di mettersi in gioco, termine mai come in questo caso azzeccato. Una squadra «anticonvenzionale», come ama definirsi, perché concede a tutti i propri tesserati lo status di titolare, garantendo a ognuno pari opportunità, pari minutaggio.

Massimo Antonino (Gs Excelsior) durante il suo intervento
Massimo Antonino (Gs Excelsior) durante il suo intervento

È fatta anche di vittorie, trofei e successi, invece, la carriera di Riccardo Laini, bolzanino classe 1991 che nelle ultime stagioni ha raccolto grandi soddisfazioni nel paraciclismo su strada, campione italiano nella sua categoria (MC3) per due anni consecutivi, nel 2023 e nel 2024. Il suo percorso lo ha portato a gareggiare anche in Coppa del Mondo e in altre manifestazioni internazionali, con il sogno di tornare a indossare la maglia della nazionale italiana.
Laini, oltre che in sella, si è messo in gioco per promuovere il paraciclismo e nei prossimi giorni verrà ufficialmente nominato referente del Comitato Alto Adige per l’area di competenza. «Voglio condividere e mettere a disposizione la mia esperienza – commenta Laini -. Al momento sono l’unico atleta bolzanino del paraciclismo, ma credo che ci possano essere altre persone, come me, interessate a provare questa avventura, ad approfittare di questa possibilità. In passato ce ne sono state e credo che ce ne potranno essere anche nel prossimo futuro».

Il paraciclista bolzanino Riccardo Laini
Il paraciclista bolzanino Riccardo Laini

Importante, a tal proposito, avere un punto di riferimento. «L’ho provato sulla mia pelle, per questo ho accettato di buon grado di fare da referente del Comitato per il paraciclismo – aggiunge Laini -. Inizialmente ho trovato parecchie difficoltà, anche a reperire le informazioni necessarie. Chi vuole avvicinarsi a questo mondo ha bisogno di sapere a chi rivolgersi, cosa e come fare».
Laini lo ha imparato, passo dopo passo, stagione dopo stagione. «Sono nel paraciclismo da quasi dieci anni – precisa -. La mia esperienza di atleta non è ancora finira, ma non posso e non voglio guardare solo a me stesso, anzi. Vorrei che il nostro movimento crescesse. Le possibilità ci sono, il calendario gare è buono, ma servono strutture e società che possano supportare gli atleti. Bisogna formare e informare».

La gremita sala della Biblioteca "Otto" di Terlano
La gremita sala della Biblioteca "Otto" di Terlano

Questo uno degli obiettivo del Comitato Alto Adige/Südtirol della Federciclismo. «Quello dell’inclusione è un tema sempre attuale e che vogliamo lo sia – commenta il presidente del Comitato altoatesino della Fci Paolo Appoloni -. Il paraciclismo ci è sempre stato a cuore, tanto da portarci a organizzare una tappa di Coppa del Mondo nel 2013 a Merano e a Marlengo. La nomina di Riccardo Laini a referente del nostro comitato per il ciclismo paralimpico va proprio in questa direzione, con lo scopo di far conoscere questa bella realtà e stimolare quanti volessero provare ad avvicinarsi a questo mondo a farsi avanti».

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