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Elian Paccagnella straordinario argento ai Mondiali di Glasgow

L’Italia e l’Alto Adige salgono sul podio nel cross country junior maschile ai Mondiali di Glasgow. Lo fanno grazie a un bolzanino, Elian Paccagnella, splendido secondo alle spalle del fuoriclasse danese Albert Philipsen, già iridato pochi giorni fa nella corsa su strada under 18. Un altro giovane fenomeno, alla stregua dei vari Sagan, Van der Poel e Pidcock.

Elian Paccagnella (a sinistra) sul podio del cross country iridato (foto Uci Mtb)
Elian Paccagnella (a sinistra) sul podio del cross country iridato (foto Uci Mtb)

Paccagnella si è infilato al collo una sfavillante medaglia d’argento, un risultato che nemmeno sognava. Le sensazioni provate mercoledì nella team relay gli avevano fornito le risposte che si aspettava: la condizione era buona, ottima. Da medaglia, verrebbe da dire.
Elian, diciott’anni compiuti appena tre giorni fa, si è fatto uno splendido regalo di compleanno. Lo ha alimentato a suon di pedalate, abile nei tratti tecnici, bravo a resistere al tentativo di rimonta del canadese Ian Ackert. Per lunghi tratti, il classe 2005 bolzanino è pure riuscito a tenere il ritmo del battistrada Philipsen ma, più che altro, a tenere un passo migliore rispetto a quello degli inseguitori, che nel finale hanno provato ad avvicinarsi.

Elian Paccagnella in azione (foto Uci Mtb)
Elian Paccagnella in azione (foto Uci Mtb)

Non quanto basta per impensierire l’azzurro, spronato lungo il percorso dal commissario tecnico Mirko Celestino. «Un risultato inaspettato – commenta Paccagnella, biker cresciuto nel Cardano e ora tesserato per lo Junior Team Südtirol -. Sicuramente non ero venuto qui a Glasgow per una medaglia. Nella team relay, però, mi sono sentito bene. Le gambe giravano al meglio e ho capito che potevo fare una bella gara, anche se al podio non ci aveva mai pensato. Fin dal primo giro, ho visto che andavo forte e che sui tratti tecnici riuscivo a fare la differenza rispetto agli atleti che mi inseguivano. Nel penultimo giro ho cominciato a sentire un po’ di pressione, ma ho cercato di gestirmi e sono riuscito a farlo al meglio».
Philipsen era obiettivamente imprendibile. «Proprio così, si era già laureato campione del mondo della corsa su strada – aggiunge Elian -. Non si può che fargli i complimenti, ma complimenti anche a me, perché questa medaglia davvero non me l’aspettavo».
La gara è andata in scena a Peebles, a Sud di Edimburgo, su un circuito di 3,5 chilometri e 164 metri di dislivello, da ripetere sei volte dopo il primo tratto di lancio di 1500 metri. Philipsen ha impiegato in totale 1h07’55” per portare a termine la propria prova, con Paccagnella secondo a 54” e il candese Ian Ackert terzo a 1’03”. Bene anche gli altri azzurri in gara: Gabriel Borre ha chiuso nono a 2’31”, Tommaso Bosio 18°.

Ordine d’arrivo

1. Albert Philipsen (Danimarca) 1h07’55”
2. Elian Paccagnella (Italia) a 54”
3. Ian Ackert (Canada) a 1’03”
4. Silvert Ekroll (Norvegia) a 1’53”
5. Naoel Rouffiac (Francia) a 1’55”
6. Nikolaj Hougs (Danimarca) a 2’08”
7. Barnabas Vas (Ungheria) a 2’16”
8. Loris Hattenschwiler (Svizzera) a 2’26”
9. Gabriel Borre (Italia) a 2’31”
10. Nicolas Halter (Svizzera) a 2’31”

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