Dolomiti Superbike: Rabensteiner e Tschurtschenthaler d'argento
Leonardo Paez ingrana la quinta. Il campione colombiano è tornato a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della Dolomiti Superbike, vinta appunto per la quinta volta dal due volte campione del mondo marathon, nella giornata in cui hanno brillato anche il tricolore Fabian Rabensteiner e la sorprendente Agnes Tschurtschenthaler, entrambi secondi.
Oltre 2500 biker hanno dato vita alla classica altoatesina delle ruote grasse, che proponeva un percorso marathon di 123 chilometri e 3400 metri di dislivello positivo.
A metà gara Paez era soltanto sesto, con due minuti di ritardo dal bresciano Juri Ragnoli, che sembrava destinato a rompere il dominio del colombiano. Al passaggio alla Rocca dei Branci, dopo tre ore di gara, Paez aveva dimezzato lo svantaggio, locomotiva di un drappello di atleti che includeva anche il ceco Martin Stosek, l’altoatesino Fabian Rabensteiner e gli altri due azzurri Diego Rosa e Lorenzo Samparisi.
È stato determinante, come spesso accaduto nelle precedenti edizioni della Dolomiti Superbike, il passaggio a Prato Piazza, dove Paez ha sferrato l’attacco poi rivelatosi decisivo. Il sudamericano ha guadagnato un minuto di vantaggio sui diretti concorrenti alla vittoria, per poi presentarsi a braccia alzate al traguardo, tagliato dopo 4h37’39” di gara.
La sfida per il secondo posto è stata decisa da uno sprint e ad aggiudicarselo è stato un pimpante Rabensteiner, bravo a sfruttare l’ultimo tratto in discesa e a tenersi alle spalle il ceco Stosek.
Pronostico rispettato anche nella gara femminile, andata in scena su un tracciato di 85 chilometri e 2360 metri di dislivello. A vincerla è stata la trentottenne tedesca Adelheid Morath.
La campionessa europea marathon in carica ha condotto una gara d’attacco, esibendosi in una lunga cavalcata trionfale, chiusa con il tempo di 3h46’04”. La prima delle battute, ma non è questo il caso visto il calibro della prestazione offerta, è stata Agnes Tschurtschenthaler, ex mezzofondista e siepista di livello internazionale.
La pusterese ha colto una inaspettata seconda posizione con il tempo di 3h52’39”, approfittando anche di un errore di percorso delle inseguitrici della leader Morath. Il podio in rosa è stato completato dalla torinese Costanza Fasolis (3h53’02”), pure lei favorita dallo sfortunato episodio che ha coinvolto alcune atlete, tra cui la campionessa uscente Claudia Peretti.
La gara maschile sulla distanza di 85 chilometri è stata vinta dal ligure Lorenzo Tricheri (3h17’32”), seguito in classifica dal bresciano Christian Cominelli (3h18’47”) e dal belga residente ad Anterselva Roel Paulissen (3h20’26”).
Nella prova “classic” (60 chilometri e 1570 metri) ha esultato Klaus Fontana (Valdaora), che con il tempo di 2h20’07” ha preceduto l’austriaco Daniel Webhofer e Benjamin Schwingshackl (2h22’28”). In campo femminile, infine, vittoria per la 43enne polacca Anna Urban (2h59’09”), spalleggiata sul podio dalle due altoatesine Daniela Brugger e Hannah Wiesthaler.