Per la sicurezza in strada c’è «Pinocchio in bicicletta»
Responsabilizzare i più giovani, sensibilizzandoli sui pericoli della strada e su come evitarli. È questo il senso e il “cuore” dell’apprezzata iniziativa «Pinocchio in Bicicletta», presentato oggi all’Istituto Archimede di Bolzano.
Un progetto di educazione stradale ideato dal Comitato Provinciale della Federazione Ciclistica Italiana presieduto da Paolo Appoloni e approvato dall’Ufficio Ordinamento e Progettualità dell’Intendenza Scolastica Italiana. Prevede una serie di interventi da parte di esperti del settore riservati agli studenti delle prime e seconde classi delle scuole medie della Provincia autonoma di Bolzano.
La bicicletta, importante mezzo di spostamento ma anche di comunicazione, diventa nel corso degli appuntamenti elemento aggregante ed ambasciatrice di buone abitudini, nella ricerca di responsabilizzazione dei soggetti coinvolti.
Grande sostenitore del progetto l’assessore provinciale alla Formazione ed Istruzione italiana Giuliano Vettorato: «Nel mio mandato ho voluto sposare ogni iniziativa di sensibilizzazione per rendere i nostri giovani persone più consapevoli, responsabili e pronte ad affrontare la vita concreta di tutti i giorni. Pinocchio in Bicicletta va nella giusta direzione. Rispettare le regole è alla base della convivenza civile ed è fondamentale in contesti come quello stradale, in cui l’inosservanza, lo vediamo troppo spesso, porta a conseguenze fatali. Grazie quindi agli organizzatori di questo progetto, che contribuiscono a rendere migliori i nostri ragazzi e le nostre ragazze, e di conseguenza la nostra società».
La tragicità dei quotidiani fatti di cronaca nera non possono lasciare indifferenti e quindi la Federazione Ciclistica Italiana e nella fattispecie il Comitato Regionale Alto Adige, nel ruolo di educatori sia nell'ambiente scolastico che sportivo, da diversi anni ha intrapreso percorsi di salvaguardia di tutte le categorie di utenti deboli quali sono i pedoni e i conducenti di veicoli a due ruote.
Gli interventi nello specifico riguardano la parte teorica per le prime classi, dove, grazie ad una presentazione multimediale, vengono fornite informazioni utili sui corretti comportamenti da tenere nell'ambiente strada, ma anche consigli pratici quali il giusto equipaggiamento della bicicletta, la buona manutenzione e gli accessori importanti per la sicurezza, primo su tutti il caschetto protettivo, sul quale argomento da molti anni la Federazione Ciclistica si sta battendo per arrivare alla sua obbligatorietà nell'uso quotidiano. Le classi seconde, in una fase del Progetto ancora sperimentale, sono impegnate in un Campo Scuola che viene allestito appositamente nei piazzali degli Istituti coinvolti creando situazioni di viabilità con diversi punti di criticità per insegnare ai ragazzi la giusta modalità di percezione dei pericoli e la risoluzione delle problematiche a ciò annesse.
Alla conferenza stampa tenutasi stamattina, lunedì 17 aprile, c’è stata la partecipazione di coloro che hanno sempre sostenuto la bontà del Progetto, a partire dall'Assessore alla Cultura e Formazione Italiana Giuliano Vettorato insieme ai vertici dell'Intendenza Scolastica Italiana con l'Ispettore Silvano Trolese e la Direttrice Ufficio Progettualità Rosella Li Castri con Francesca Quercia, nonché la dirigente dell'Istituto Archimede, professoressa Germana Fiore. Il Comune di Bolzano è stato rappresentato dall'Assessore alle Politiche Sociali, al Tempo libero e allo Sport Juri Andriollo. Per la parte sportiva, presenti il Consigliere Federale ed azzurro paralimpico Giancarlo Masini, il Presidente del Comitato provinciale della Federciclismo Paolo Appoloni ed il coordinatore del Progetto Dino Santi.
«Da parte mia non posso che ringraziare le istituzioni e le realtà che hanno creduto nel progetto, rendendosi disponibili a supportare iniziative di questo tipo, volte a sensibilizzare i più giovani – ha spiegato Paolo Appoloni -. Credo che tutti gli intervenuti, e i tanti ragazzi presenti in sala in primis, abbiamo potuto apprezzare l’intervento di Giancarlo Masini, che ha raccontato la sua storia, come lo sport lo abbia aiutato a sconfiggere le sue paure. E non solo».
La presentazione è stata completata dal coinvolgimento sul palco dei docenti e dei loro studenti delle prime e secondi classi dell'Archimede. Oltre 280 studenti hanno potuto, infatti, imparare a gestire meglio i loro comportamenti sulla strada grazie agli interventi di esperti coordinati dal responsabile del Progetto insieme alla referente scolastica Elena Bresciani.